PNRR – Ddl concorrenza in dirittura

Alla Camera il ddl che rispetta gli impegni assunti col PNRR

PNRR
di La Posta del Sindaco
06 Giugno 2022

L’assemblea del Senato ha approvato il ddl n. 2469, Legge annuale per il mercato e la concorrenza 2021, nel testo proposto dalla Commissione. Il provvedimento passa ora alla Camera dei deputati. Una riunione del Consiglio dei ministri era stata convocata d'urgenza il 19 maggio, per comunicazioni del premier Mario Draghi, in cui quest'ultimo aveva indicato come necessaria l'approvazione del Senato entro fine maggio, ricordando che - sulla base degli impegni assunti per il Piano Nazionale di ripresa e resilienza - entro dicembre 2022 è necessario approvare non solo la legge delega, ma anche i relativi decreti delegati. Il timing indicato dal premier, quindi, è stato rispettato.  Il disegno di legge, collegato alla manovra di finanza pubblica, reca numerose deleghe e, a seguito del lavoro in Commissione, si compone, spiega una nota di Palazzo Madama, di 36 articoli, suddivisi in otto capi: Capo I - Finalità (articolo 1); Capo II - Rimozione di barriere all'entrata dei mercati. Regimi concessori (articoli 2-7); Capo III - Servizi pubblici locali e trasporti (articoli 8-12); Capo IV - Concorrenza, energia e sostenibilità ambientale (articoli 13-15); Capo V - Concorrenza e tutela della salute (articoli 16-22); Capo VI - Concorrenza, sviluppo delle infrastrutture digitali e servizi di comunicazione elettronica (articoli 23-26); Capo VII - Concorrenza, rimozione degli oneri per le imprese e parità di trattamento tra gli operatori (articoli 27-31); Capo VIII - Rafforzamento dei poteri in materia di Antitrust (articoli 32-35). Vediamo in sintesi le principali novità di interesse per gli enti locali.

Semplificazioni Scia & co.
Ai fini dell'individuazione dell'elenco dei nuovi regimi amministrativi delle attività private, della semplificazione e della reingegnerizzazione in digitale delle procedure amministrative, il Governo, si legge nel ddl, “è delegato ad adottare uno o più decreti legislativi per la ricognizione, la semplificazione e l'individuazione delle attività oggetto di procedimento di segnalazione certificata di inizio attività o di silenzio assenso nonché di quelle per le quali è necessario il titolo espresso o è sufficiente una comunicazione preventiva”. L'individuazione dei regimi amministrativi delle attività è effettuata al fine di eliminare le autorizzazioni e gli adempimenti non necessari, nel rispetto dei princìpi del diritto dell'Unione europea relativi all'accesso alle attività di servizi e in modo da ridurre gli oneri amministrativi a carico dei cittadini e delle imprese.

Rifiuti
Si prevede che le utenze non domestiche che producono rifiuti urbani, li conferiscono al di fuori del servizio pubblico e dimostrano di averli avviati al recupero mediante attestazione rilasciata dal soggetto che effettua l'attività di recupero dei rifiuti stessi “sono escluse dalla corresponsione della componente tariffaria rapportata alla quantità dei rifiuti conferiti; le medesime utenze effettuano la scelta di servirsi del gestore del servizio pubblico o del ricorso al mercato per un periodo non inferiore a due anni”.

Concessioni
Il Governo è delegato ad adottare entro sei mesi un decreto legislativo per la costituzione e il coordinamento di un sistema informativo di rilevazione delle concessioni di beni pubblici “al fine di promuovere la massima pubblicità e trasparenza, anche in forma sintetica, dei principali dati e delle informazioni relativi a tutti i rapporti concessori, tenendo conto delle esigenze di difesa e sicurezza”.

Balneari
Al fine di assicurare un più razionale e sostenibile utilizzo del demanio marittimo, lacuale e fluviale, favorirne la pubblica fruizione e promuovere, in coerenza con la normativa europea, un maggiore dinamismo concorrenziale, uno o più decreti legislativi entro sei mesi dovranno riordinare e semplificare la disciplina delle concessioni demaniali, per finalità turistico-ricreative e sportive, ivi incluse quelle affidate ad associazioni e società senza fini di lucro, con esclusione delle concessioni relative ad aree, strutture e infrastrutture dedicate alla cantieristica navale, all'acquacoltura e alla mitilicoltura. Tra i criteri spicca la “previsione della durata della concessione per un periodo non superiore a quanto necessario per garantire al concessionario l'ammortamento e l'equa remunerazione degli investimenti autorizzati dall'ente concedente in sede di assegnazione della concessione e comunque da determinare in ragione dell'entità e della rilevanza economica delle opere da realizzare, con divieto espresso di proroghe e rinnovi anche automatici”.

Servizi pubblici locali
Il Governo è delegato ad adottare, sempre entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della legge sulla concorrenza, uno o più decreti legislativi di riordino della materia dei servizi pubblici locali di rilevanza economica, anche tramite l'adozione di un apposito testo unico. Tra i criteri: definizione dei criteri per l'ottimale organizzazione territoriale dei servizi pubblici locali, anche mediante l'armonizzazione delle normative di settore, e introduzione di incentivi e meccanismi di premialità che favoriscano l'aggregazione delle attività e delle gestioni dei servizi a livello locale; previsione, per gli affidamenti di importo superiore alle soglie di cui all'articolo 35 del codice dei contratti pubblici, “di una motivazione qualificata, da parte dell'ente locale, per la scelta o la conferma del modello dell'autoproduzione ai fini di un'efficiente gestione del servizio, che dia conto delle ragioni che, sul piano economico e sociale, con riguardo agli investimenti, alla qualità del servizio, ai costi dei servizi per gli utenti, nonché agli obiettivi di universalità, socialità, tutela ambientale e accessibilità dei servizi, giustificano tale decisione, anche in relazione ai risultati conseguiti nelle pregresse gestioni in autoproduzione”.

La Posta del Sindaco


All. – Relazione al ddl n. 2469-A

 

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